Un tema centrale nella seconda fase del Piano Impresa 4.0 è riguardante le competenze e la formazione necessarie per affrontare il percorso e ridurre il gap verso la digitalizzazione dei processi core dei sistemi industriali.
Da Industria 4.0 una spinta anche alla formazione di nuove competenze digitali.
L’obiettivo stabilito nel Piano è formare 200.000 studenti universitari e 3.000 manager sui temi Industria 4.0 entro il 2020 e di rafforzare la formazione secondaria superiore con nuovi Istituti orientati a questa tematica. Sul fronte della formazione e della riconversione degli occupati verso ruoli con maggiori competenze digitali e di tecnologia 4.0, il Piano prevede un credito di imposta sulla formazione incrementale per le tematiche Impresa 4.0 (marketing, informatica e tecnologie e tecniche di produzione) e relativo al costo del personale coinvolto.
Gli obiettivi dello spazio assegnato alle competenze e alla formazione nel Piano sono almeno due:
- recuperare il gap in competenze digitali che caratterizza il nostro Paese rispetto ad altri paesi europei. Eurostat evidenzia che rispetto alla media EU28, che presenta un’incidenza di competenze digitali elevate presso la forza lavoro del 37%, l’Italia è ferma al 29%, dietro a Francia (33%), Spagna (37%), Germania (39%) e Regno Unito (50%);
- prepararsi alla rivoluzione in atto, che avrà forte impatto anche sul modo di lavorare e sulle professionalità del futuro. Intelligenza artificiale, robotica, realtà aumentata avranno un impatto molto importante sull’occupazione e sulle nuove professionalità richieste; è fondamentale e strategico cogliere queste opportunità anche accettando che alcune professioni si estinguano ed altre nascano, con conseguente esigenza di nuova formazione e di riqualificazione.
L’Osservatorio sulle Competenze Digitali 2017 ha evidenziato come in termini di competenze digitali resti urgente per le aziende italiane la necessità di rafforzare tutti gli ambiti tecnologici toccati dal paradigma, partendo dall’IoT e dai Big Data e le figure ricercate in questi ambiti sono estremamente innovative: robotic & automation manager, IoT expert ed engineer, cognitive computing expert (Fig. 3). Tali figure tuttavia oggi sono di difficile reperimento sul mercato ed è difficile per le aziende, a causa della ridotta competenza digitale disponibile internamente, creare una profilatura corretta della figura ricercata e valutarla, rendendo ancora più difficile la ricerca.