Nel corso del 2017 sono proseguiti gli interventi normativi a sostegno delle Startup e delle PMI Innovative volti a semplificare gli adempimenti amministrativi e burocratici in fase di costituzione, nonché nelle modifiche successive agli atti costitutivi delle nuove imprese. E soprattutto, le Startup Innovative possono beneficiare delle misure previste dal Piano Industria 4.0, alcune delle quali sono state incluse nella legge di Bilancio 2017. In particolare, alcune di queste misure sono espressamente indirizzate a Startup e Aziende Innovative, come l’aumento al 30% degli incentivi all’investimento in equity; altre, come il super e l’iperammortamento, il credito d’imposta per gli investimenti in R&S e il patent box (regime di tassazione speciale e agevolata sui redditi derivanti dall’uso di beni immateriali legati ad attività di R&S), si rivolgono a tutte le imprese che investono in innovazione, trovando, conseguentemente, nelle Startup e nelle PMI Innovative delle platee particolarmente interessate.
Più del 60% delle Startup Innovative è specializzata in attività connesse con l’ICT.
Altre misure utili a supportare l’ecosistema italiano dell’innovazione, riguardano:
- • il rifinanziamento del modello Contamination Lab del MIUR, che favorisce modelli didattici volti a creare Startup Innovative in ambito universitario;
- • il rinnovo dei programmi Italia Startup Visa e Italia Startup Hub, a supporto di cittadini non UE che intendono avviare una Startup Innovativa sul territorio italiano;
- • l’aggiornamento, e il conseguente chiarimento, dei parametri qualificanti la nozione di Incubatore Certificato, che viene limitato ai soli soggetti la cui principale attività concerne l’incubazione “fisica” di aziende che siano in prevalenza Startup.
Al 31 dicembre 2017 risultavano iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese 8.391 Startup Innovative, in aumento di 1.646 unità rispetto a dicembre 2016.
Il tasso di crescita nel triennio 2015-2017 delle aziende neocostituite risulta apparentemente costante (+24%). Tuttavia, se si considera il ricambio generazionale verificatosi tra il 2016 e il 2017, che ha determinato la fuoriuscita dalla sezione speciale di 800 imprese divenute “mature”, risulta che al 2017 il numero di società transitate nella sezione speciale del Registro delle Imprese sia di gran lunga superiore.
Figura 4: Le Startup Innovative in Italia (2015-2017) e distribuzione per settore economico (2017)

Fonte: elaborazioni NetConsulting cube su dati Infocamere, 2018
Un’annotazione positiva proviene dall’analisi del tasso di mortalità, dal momento che solo il 3,3% del totale delle imprese iscritte nella sezione speciale ha cessato la loro attività. Tali considerazioni evidenziano un progressivo consolidamento delle policy a sostegno del comparto.
Per quanto concerne la composizione per comparto di attività, si rileva che la maggior parte delle Startup eroga servizi alle imprese (circa il 71%), seguite da aziende operanti nel settore Industria (19%).
Nello specifico, dall’analisi per codice Ateco, emerge che il 63% delle Startup Innovative è specializzata in attività connesse al mondo ICT, e più in particolare, per:
- • il 31% nella produzione di software e nella consulenza informatica (servizi alle imprese);
- • il 13% nella Ricerca e Sviluppo (servizi alle imprese);
- • il 10% nei servizi d’informazione (servizi alle imprese);
- • il 9% nella fabbricazione di computer, apparecchiature elettriche e macchinari (attività manifatturiere).
È da sottolineare la nascita negli ultimi anni del fenomeno Fintech. La Banca d’Italia ha censito 283 iniziative a fine 2017, includendo nel comparto sia aziende innovative attive nei servizi finanziari sia imprese che hanno sviluppato tecnologie informatiche utili a innovare i settori dell’intermediazione bancaria e finanziaria. Le principali macrocategorie individuate riguardano attività che spaziano dal credito, nelle accezioni di crowdfunding e peer-to-peer lending, ai servizi di pagamento (instant payment), dalle criptovalute e circuiti territoriali ai servizi di consulenza (robo-advisor).
A queste si aggiungono le Startup Innovative che hanno sviluppato applicazioni per il comparto Finance su tecnologia Blockchain o con focalizzazione in ambito Security e un’offerta basata su tecnologie di identificazione biometrica (impronta digitale, retina o riconoscimento facciale), e anche le Startup che lavorano su tecnologie a supporto dell’erogazione di servizi (come Cloud Computing e Big Data).
Il fermento del Fintech deriva dalla connaturata capacità delle Startup di creare innovazione tecnologica e dalla rapidità con cui sono in grado di innovare i servizi finanziari: sono svincolate da sistemi legacy e offrono una vasta gamma di servizi di finanziamento, pagamento, investimento e consulenza ad alto contenuto tecnologico e a prezzi competitivi.
Milano continua a essere il principale bacino italiano di aziende neo-costituite. Con una quota pari al 16% del totale nazionale, il territorio del capoluogo lombardo si attesta come il territorio più fertile per la nascita e lo sviluppo di Startup. Conta la presenza di numerosi Hub a sostegno delle Startup Innovative (Incubatori, Acceleratori e Fondi di Venture Capital) e delle big tech company.
I finanziamenti in termini di equity (partecipazione) indirizzati alle Startup italiane derivanti da Venture Capital e Equity Crowdfunding sono ancora una minima parte di quelli rilevati in altri paesi, come Stati Uniti, Israele, Germania e Francia. Ciò conferma la bassa propensione a investire in capitale di rischio che caratterizza il nostro Paese. D’altro canto, nel 2017 sono cresciute le collaborazioni tra grandi aziende appartenenti a diversi settori e Startup Innovative: operazioni di acquisizione finalizzate ad acquisire know-how, nuove procedure e nuovi requisiti di qualifica fornitori per superare gli ostacoli di accredito nelle grandi aziende, partnership con più player dello scenario di riferimento, avvio di incubatori e acceleratori. Quelle citate sono alcune delle strade intraprese dai big ICT spender italiani, per collaborare sempre più con le Startup e favorire l’innovazione dei propri modelli di business e delle proprie offerte.