I comparti Telco e Media hanno vissuto nel 2017 un periodo di profondo cambiamento, che ha interessato sia i contesti competitivi che normativi. A ciò va aggiunto che entrambi i comparti hanno attraversato una fase di cambiamenti significativi nel comportamento degli utenti business e consumer.
Telco e Media: più Digital Enabler per rispondere a nuove sfide.
Dal punto di vista dei risultati economici, il segmento delle Telecomunicazioni ha vissuto un anno di sostanziale tenuta. Il 2017 si è chiuso con un valore di mercato di 22.346 milioni di euro, registrando un modesto decremento (-0,1%) rispetto all’anno precedente, con una lieve crescita della componente di rete fissa e un lieve calo dei servizi mobili. Il mercato ha vissuto una fase di importante transizione, successiva alla fusione di due dei quattro operatori di rete mobile, abbinata all’attesa dell’avvio dei servizi del nuovo operatore subentrante (più volte rinviato e che probabilmente avverrà in prossimità dell’estate 2018). Contestualmente, nel corso del 2017 hanno visto la luce nuovi progetti finalizzati ad ammodernare l’infrastruttura tecnologica delle reti di telecomunicazione fisse, incrementando la copertura del territorio con la fibra ottica e implementando soluzioni a elevate performance, con velocità di trasmissione fino al gigabit per secondo. Tali infrastrutture, ormai sempre più condivise anche con la rete mobile, hanno generato benefici al sistema-Paese migliorando il servizio di comunicazione cellulare sia in termini di aree servite che di performance offerte agli utenti. Queste ultime sono state incrementate in modo significativo, tanto sul fronte della capacità di banda quanto sulla quantità di dati scambiabili in rete.
Figura 37: Il ruolo dei Digital Enabler nella Digital Transformation del settore Telecomunicazioni e Media

Fonte: NetConsulting cube, 2018
Complessivamente, la spesa in prodotti e servizi digitali del comparto Telco e Media nel 2017 è stata di circa 8.400 milioni di euro, in crescita dell’1,6% rispetto all’anno precedente. Di questi, poco più della metà sono riconducibili agli investimenti in infrastrutture di rete TLC fissa e mobile, e il resto per prodotti e soluzioni digitali adottate dalle aziende del comparto, che hanno registrato una dinamica positiva ma trascurabile.
Le aree su cui più si è concentrata la spesa per innovazione e digitalizzazione dei processi sono l’area commerciale e quella di assistenza ai clienti, in particolare tramite soluzioni di Big Data e Business Analytics che, sfruttando la quantità di dati e informazioni che i carrier riescono a ottenere sui loro clienti e sulle loro abitudini di utilizzo, consentono la predisposizione di offerte mirate a esigenze puntuali. Anche l’ambito legato al Customer Care risulta molto impattato dalla digitalizzazione, che si esplicita con l’estensione dei servizi fruibili in modalità self service, sia per attivare sia per disattivare funzionalità e servizi ad hoc. A beneficio della manutenzione preventiva delle infrastrutture di rete vengono invece utilizzate la sensoristica e la tecnologia IoT, che permettono di rilevare situazioni di surriscaldamento degli apparati di rete (dovuti a criticità dei sistemi di raffreddamento o degli apparati stessi) e che danno modo di intervenire preventivamente per evitare malfunzionamenti che comportino disagi agli utenti.
Un ambito che di recente ha visto un’innovazione significativa è quello delle soluzioni software di robotica, applicate a processi a elevato utilizzo di capitale umano per svolgere attività estremamente ripetitive. Tale politica ha generato un miglioramento significativo della qualità e correttezza di tali processi (es. preventivamente all’attivazione di nuove utenze) con importanti risparmi e possibilità di spostare le risorse su ambiti a maggior valore.
Il comparto dei media in generale sta affrontando un periodo difficile, caratterizzato da andamenti in riduzione del giro d’affari in quasi tutti gli ambiti, stampa quotidiana e periodica, televisione in chiaro e a pagamento, con l’unica eccezione dei social. Nel settore dei broadcaster, inoltre, si stanno formando alleanze non solo tra operatori televisivi e carrier TLC, per veicolare le offerte di servizi televisivi premium sulla rete in fibra con pacchetti bundle, ma anche tra operatori concorrenti, al fine di conseguire economie di scala nell’acquisto e produzione di contenuti. Anche in questo comparto la digitalizzazione ha già raggiunto un livello elevato, in particolare per quanto riguarda il ventaglio dei device attraverso cui è possibile fruire delle diverse tipologie di contenuti e l’offerta di servizi on demand. Uno degli ambiti che ha registrato la maggior crescita negli ultimi anni è quello degli eventi sportivi dal vivo trasmessi in televisione dai canali a pagamento, che impone un rilevante impegno di risorse digitali per garantire a un numero consistente di utenti un servizio di qualità HD veicolato sia via etere agli apparecchi televisivi sia su rete mobile (via smartphone e tablet). Ciò richiede una capacità di banda consistente e, soprattutto, una distribuzione dei contenuti verso i principali nodi di rete dell’infrastruttura, in modo da evitare colli di bottiglia, degrado della qualità e della fruizione in senso lato.
Anche su questo fronte, l’adozione di tecnologie di Business Analytics e Big Data sta trovando ampio utilizzo, per rispondere a esigenze sempre più caratterizzate dai clienti finali. L’evoluzione dei due comparti è sicuramente guidata da un profondo processo di interazione reciproca. Infatti, come in parte è già avvenuto da alcuni anni, i carrier di telecomunicazioni si identificheranno sempre più come fornitori di contenuti a tutto tondo, con un ruolo via via sempre più rilevante nel panorama italiano dei media televisivi e multimediali in genere. Peraltro, sfruttando le tecnologie innovative già citate, questi attori si potranno connotare come fornitori di proposte sempre più personalizzate e ritagliate in funzione delle esigenze dei clienti di destinazione, creando di fatto una nicchia di mercato alternativa a quelle oggi esistenti.