Nel corso del 2017, il fatturato del comparto industriale è cresciuto del 4,6%, trainato sia dall’aumento delle esportazioni (+5,5%), sia dalla ripresa del mercato interno (+4,1%). Il trend ha contributo a sostenere la domanda digitale del settore, ma il più importante fattore di accelerazione è stato il Piano Nazionale Industria 4.0. Varato nel 2017 su iniziativa del Governo e recentemente rinominato “Impresa 4.0” (I4.0) con un ampliamento dell’ambito d’intervento oltre il settore manifatturiero (destinatario del piano originario), esso incentiva la digitalizzazione e l’automazione per accrescere la competitività delle aziende italiane attraverso l’innovazione.
Il trend positivo innescato da Industria 4.0 è atteso proseguire nel settore.
Sotto la spinta del Piano Industria 4.0, e più in generale di piani di digitalizzazione che riguardano in modo abbastanza trasversale tutte le aziende, nel 2017 la spesa digitale del settore è aumentata del 3,7%, a 7.538,9 milioni di euro. Fra gli ambiti di investimento ha pesato molto l’introduzione di tecnologie per la remote e predictive maintenance. Il 2018, probabilmente, sarà l’anno in cui la migliore comprensione delle potenzialità del digitale interconnesso e la messa in rete dei macchinari si tradurranno anche nella necessità di incrementare la potenza elaborativa. Anche nei prossimi anni il trend è previsto in continua crescita. Tuttavia, esiste ancora una doppia velocità nel percorso verso la digitalizzazione delle aziende italiane.
Dall’Indagine Congiunturale Istat emerge come all’interno del comparto industriale siano presenti aziende con differente propensione all’innovazione: la maggioranza delle aziende manifatturiere (63%) risulta indifferente ai processi di trasformazione digitale e appena il 10% sensibile alla digitalizzazione, con un 3% che mostra già oggi un elevato grado di digitalizzazione e skill e risorse in grado di indirizzarla. I processi su cui si focalizzano maggiormente i piani di digitalizzazione sono quelli legati alle linee di produzione, in cui la tecnologia ha come principale obiettivo quello di conseguire una maggiore efficienza partendo dal ridisegno del processo stesso. Guardando alle tecnologie e al ruolo dei principali Digital Enabler nel 2017, sono stati soprattutto IoT, Sicurezza, Cloud e Big Data a guidare la trasformazione digitale (Fig.36) del settore.
Figura 35: Il ruolo dei Digital Enabler nella Digital Transformation dell’Industria

Fonte: NetConsulting cube, 2018
L’IoT continuerà ad attrarre investimenti. È fra le tecnologie che più abilitano la gestione degli impianti in ottica Industria 4.0 e l’ottimizzazione dei processi logistici, dall’automazione delle attività di magazzino all’ottimizzazione delle flotte e dei trasporti tramite sistemi interconnessi.
Relativamente ai Big Data, la pervasività delle soluzioni analitiche si ripercuoterà a tutti i livelli aziendali, da quelli più operativi (forza vendita, la field force) e dalle operation logistiche e di trasporto sino alle funzioni corporate (amministrative, HR, Risk Management, etc.).
Il Cloud rappresenta un’area su cui molte aziende hanno investito e continueranno ad investire nel 2018. Si assiste, infatti, a una progressiva ibridazione di sistemi e infrastrutture e a tendere anche le soluzioni ERP/gestionali migreranno su piattaforma Cloud, anche in ragione della spinta dei vendor. Le soluzioni ERP/ gestionali stanno peraltro vivendo una rivitalizzazione che appare avere carattere più tecnologico che di revisione ed evoluzione dei processi. Molte aziende si stanno dotando di un’architettura di rete e infrastrutturale maggiormente performante e flessibile, che promette abilitazione al Cloud, al Mobile e alle soluzioni Big Data. Le soluzioni di Blockchain, nelle varie declinazioni legate alla tracciabilità (soprattutto nella filiera agroalimentare) e allo smart contract, oltre che per il deposito brevetti, stimolano un numero ancora limitato di aziende, al momento interessate a capirne a fondo applicazioni e vantaggi.
Per quanto concerne il 2018, da fonte Istat emerge come il 46% delle aziende manifatturiere dichiari di prevedere investimenti in software, quasi un terzo in soluzioni IoT (in particolare Safety e predictive maintenance sugli impianti) e il 27% in connessione, che rappresenta un fattore abilitante soprattutto per il Cloud e l’IoT. Sicurezza e compliance alle normative, rappresenteranno ancora un ambito di elevata focalizzazione. Molte aziende stanno cercando di adeguare i loro sistemi ai crescenti attacchi informatici, ponendo nuove soluzioni di Cybersecurity a protezione di reti e sistemi, compreso l’end point, In più, entro il 25 maggio 2018, anche le aziende del settore dovranno essere pronte agli adeguamenti normativi GDPR, sui quali, soprattutto le aziende di medie e piccole dimensioni, hanno cominciato a investire proprio e solo a partire dal 2018.
Infine, le aziende industriali dovranno fare i conti con la riqualificazione delle competenze, dal momento che spesso il personale oggi presente non presenta skill adeguati a sfruttare le potenzialità della digitalizzazione. Si prevede così anche la crescita della domanda di formazione alle competenze digitali, in linea con le previsioni generali del mercato.

Nei prossimi anni, la progressiva digitalizzazione delle imprese industriali darà ad esse modo di beneficiare della messa in rete e dell’interconnessione di device e macchinari. Esse potranno sia ottimizzare i processi di gestione, sia sfruttare le soluzioni analitiche sui Big Data per la manutenzione predittiva e lo snellimento e la reattività negli ambiti logistici e produttivi. È uno scenario non sgombro da criticità. I nuovi sistemi e la capacità di generare analisi a supporto dei business manager richiederanno infatti professionalità nuove, che dovranno essere create o acquisite sul mercato. Inoltre, saranno sempre più rilevanti i temi legati alle strategie di security che, per loro natura, richiedono un costante affinamento. Infine, il Cloud. La modalità di fruire di servizi applicativi, di piattaforma e/o infrastrutturali sta iniziando a diffondersi sia nelle grandi aziende che in quelle di dimensione più contenuta, e andrà incoraggiata per velocizzare la trasformazione delle architetture IT delle aziende.