La spesa digitale dei consumatori italiani nel 2017 ha superato i 29.690 milioni di euro registrando un aumento del 2,3% rispetto al 2016. A trainare l’incremento sono stati principalmente i dispositivi wearable come smartwatch, fitness tracker e dispositivi per applicazioni biomedicali, con una spesa da parte dei consumer che, nel 2017, ha raggiunto circa 356 milioni di euro. La componente consumer dei PC desktop ha registrato un aumento del 2,7% in controtendenza rispetto all’andamento del segmento (-7%), mentre, per quanto riguarda i PC laptop, i dispostivi consumer hanno subito un calo superiore al segmento (-1,3%), pari al 9,7%. Le componenti consumer dei tablet e smartphone hanno avuto, invece, un andamento in linea con quelli dei mercati corrispondenti: i primi hanno registrato un calo delle vendite e i secondi un aumento consistente. Il tasso di penetrazione degli smartphone ha raggiunto il 69,6% (fonte Censis) ed è cresciuto l’utilizzo di questi dispositivi per navigare in rete. Rispetto al 2016, la navigazione da personal computer è diminuita in termini di Gbps di 6 punti percentuali, mentre quella originata da smartphone è aumentata del 16%, in particolare per l’utilizzo di social network (in media circa 6 ore al giorno) e video. Da segnalare è invece il netto calo (-15%) dell’uso dei tablet come strumento di navigazione (Fonte: We Are Social, gennaio 2018 – Fig. 43).
Figura 43: Ripartizione del traffico web per dispositivo in Italia

Fonte: We Are Social, gennaio 2018
In generale, gli utenti connessi a Internet sono aumentati del 10% e con essi la percentuale di coloro che fanno ricorso all’e-commerce: 22 milioni di consumatori, nel corso del 2017, hanno acquistato almeno un prodotto o un servizio online e il giro di affari ha raggiunto i 23,6 miliardi di euro (+17% rispetto al 2016). (Fonte: School of Management Politecnico di Milano – Netcomm)
A favorire l’espansione del web tra gli italiani è anche la crescente diffusione della banda: il tasso medio di penetrazione di Internet tra le famiglie è aumentato di due punti percentuali rispetto al 2016, attestandosi a quota 79%.
Tuttavia, nonostante il lieve aumento, l’Italia presenta ancora un gap di quattro punti percentuali rispetto alla media europea (EU28) e il divario resta notevole tra Nord e Sud, con quest’ultimo penalizzato soprattutto da Calabria e Molise. (Fonte: ISTAT, 2017)
Le smart Tv sono state la seconda forza trainante del mercato; tra il 2016 e il 2017, con un aumento delle unità vendute del 6% e 1.800.000 pezzi venduti, prevalentemente nel mondo consumer. Il trend positivo dovrebbe confermarsi anche per i prossimi anni, previsione questa che non considera il passaggio al nuovo standard digitale terrestre (DVB-T2).
Nei prossimi anni il consumatore continuerà a svolgere un ruolo determinante nella trasformazione digitale, obbligando le aziende di molti settori a un continuo cambiamento dei modelli di business.
L’utilizzo di tecnologie Wearable, unita alla presenza ormai imperante degli smartphone nella vita di tutti i giorni, sosterrà l’utilizzo delle piattaforme digitali di messaggistica non solo nelle comunicazioni personali, ma anche nell’interazione consumatore-aziende; e si assisterà a una sempre maggiore penetrazione dei pagamenti digitali, grazie anche alla crescente diffusione dei sistemi di instant e mobile payment. Saranno poi sempre i consumatori a sostenere la crescita dei servizi di streaming nei settori della televisione e della musica.