La digitalizzazione e le relative tecnologie abilitanti (Cloud, Mobile, Cybersecurity, Big Data, Social, IoT) offrono enormi opportunità alle aziende, ma impongono cambiamenti culturali e un profondo rinnovamento delle competenze. In questo scenario, sia le aziende private, sia gli Enti Pubblici, sono impegnati a individuare e introdurre nuove competenze digitali all’interno dell’organizzazione e a varare attività di formazione per il reskilling delle risorse già presenti. Questa domanda di nuove competenze comporta un adeguamento sia del sistema di offerta, in termini di competenze espresse, sia del sistema di formazione (universitario e non solo).
“Sono sempre di più le Startup Innovative. Serve più venture capital e più accesso al credito”
Come emerge dall’Osservatorio delle Competenze Digitali 2017 (Fig. 5), i bisogni all’interno delle aziende private che generano domanda di nuove competenze sono principalmente le nuove e innovative logiche produttive (per il 51,1% delle aziende), l’innovazione dell’offerta (46,7%) e l’utilizzo dei nuovi tool e canali digitali nella relazione con i clienti (40%). Per quanto riguarda le innovazioni nella produzione, il paradigma Industria 4.0 presuppone l’introduzione negli stabilimenti di sensori, controllori intelligenti, stampanti 3D, macchinari connessi, software di Business Intelligence e Analytics e altre tecnologie digitali, con l’obiettivo di rendere maggiormente efficiente la produzione, in modalità integrata, da remoto e nella logica del real-time. Saranno necessarie nuove competenze per la progettazione di architetture e applicazioni e per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi anche nell’ambito della fabbrica. Le nuove professioni saranno necessarie per promuovere e avviare al meglio la trasformazione dell’industria manifatturiera: l’approccio Industria 4.0 non si limita all’adozione di nuove tecnologie, ma comporta nuovi modelli di governance e di organizzazione aziendale, nonché l’introduzione di nuove figure professionali. Negli Enti della PA la domanda di nuove competenze è guidata dall’innovazione e dalla digitalizzazione a 360 gradi delle Amministrazioni, che riguarda sia i servizi ai cittadini e imprese (per l’85,7% degli Enti), che i processi e i flussi interni (64,3%).
Tutti questi fattori hanno impatti anche nel settore ICT, che dovrà a sua volta adeguare le competenze per meglio supportare l’innovazione dell’offerta (58,1%), le strategie digitali per relazionarsi con i clienti (48,6%) e la multicanalità (41%). In questo contesto risultano fondamentali sia le competenze tecnologiche, sia i soft skill per allineare strategie di business ed evoluzioni tecnologiche, supportare l’innovazione e migliorare i processi interni.
Ai bisogni indicati dalle aziende, dagli Enti Pubblici e dai fornitori ICT, si aggiungono i trend tecnologici, che impattano a più livelli nella domanda di nuove competenze digitali. Il Cloud è il principale, indicato dal 71,4% dei fornitori ICT e dal 55,4% delle aziende utenti. A questo seguono i Big Data, l’Internet of Things, la Mobile e App Economy e la Cyber Security.
I profili maggiormente critici, più difficilmente reperibili sul mercato sono: per l’area del Cloud, quelli del Cloud Computing Strategist, del Cloud Security Architect e del Cloud Computing Engeneering; per l’area dei Big Data, quelli del Big Data Specialist, del Big Data Scientist, del Big Data Architect e del Big Data Software Engineering.
L’Internet of Things continuerà a essere uno dei principali driver della Digital Transformation delle aziende e richiederà professionisti con competenze di progettazione e sviluppo di architetture e applicazioni innovative, di gestione e monitoraggio dei servizi (rispetto di SLA/KPI, supporto al cliente interno, governance dei sistemi) e di risoluzione e gestione delle problematiche. In questo ambito, iniziano a emergere profili di IoT Consultant e IoT Engineering, fondamentali per la progettazione e l’implementazione di nuovi processi e nuovi prodotti intelligenti. Ad essi si aggiungono gli IoT Security Software Engineering, per la protezione dei sistemi, e gli Architecture Mobile & IoT Solutions Engineer, per la gestione di processi innovativi e lo sviluppo dei prodotti connessi.
La Cyber Security, insieme agli altri paradigmi tecnologici, risulta trasversale ai diversi progetti di Digital Transformation rappresentando un elemento indispensabile: la progressiva e crescente digitalizzazione delle attività interne e esterne alle aziende in tutti i settori di mercato sta determinando, infatti, un aumento delle minacce informatiche. Su questo ambito, i profili attualmente critici per le aziende sono quelli del Cyber Security Consultant, Cyber Security Architect e Cyber Security Project Manager.
Tema fondamentale è infine la formazione alle nuove professionalità, che non sempre tiene il passo con la domanda. I corsi di laurea magistrale nelle aree digitali emergenti (ad esempio, i Big Data) in Italia sono ancora pochi. Il rischio è che il gap sui nuovi fronti permanga e si accompagni a eccedenze in altri legati alle tecnologie tradizionali, frenando i piani di trasformazione digitale.