I Digital Enabler continuano a essere i pilastri su cui si fonda la crescita degli investimenti tecnologici nelle aziende utenti: sono le leve abilitanti delle strategie e dei progetti di trasformazione digitale in tutti i settori e in tutti i processi.
Sono i Digital Enabler a sostenere gli investimenti ICT in tutti i settori
Il mercato dei Digital Enabler è destinato a mantenere un ritmo di crescita significativo anche nel medio periodo, con caratteristiche e razionali diversi a seconda dei filoni tecnologici presi in considerazione, e comunque con tassi di crescita a doppia cifra anche per i prossimi tre anni (Fig. 1). Big Data e soluzioni di Mobile Business continuano a rappresentare le tecnologie che lasciano prevedere le crescite più significative nel periodo 2016-2019, con tassi attorno al 30% annuo. Entrambi, infatti, costicostituiscono elementi importanti, su cui le aziende stanno puntando per innovare modelli di vendita e di relazione con il cliente (Fig. 1).
Il mercato dei Big Data comprende le piattaforme middleware, gli analytics e i servizi correlati (di design, system integration e managed service).
Queste soluzioni stanno assumendo un ruolo cardine all’interno delle organizzazioni. Le attività di comprensione, gestione e manipolazione di grandi quantità di dati non riguardano più solo le funzioni di marketing e di risk management ma anche le attività più operative.
Nel marketing le analisi di Big Data consentono di indirizzare al meglio prodotti e servizi verso i target più mirati, ottimizzare la customer experience e migliorare competitività ed efficienza operativa. In forte crescita è anche la tendenza a mettere a fattor comune gli insight derivanti dalle varie divisioni/funzioni a supporto di strategie business complessive e più efficaci. Altri ambiti di adozione delle soluzioni di Big Data riguardano l’area della Cybesecurity e dell’IoT: nel primo caso per l’analisi e la prevenzione delle minacce, attraverso la correlazione di fenomeni, comportamenti ed eventi; nel caso dell’IoT, le piattaforme di Big Data abilitano, come dettagliato nel seguito, lo sfruttamento del flusso di dati provenienti da un numero crescente di oggetti.
Il Mobile, qui nell’accezione del Mobile Business - ovvero servizi in mobilità utilizzati dalle aziende in ambito workplace, ERP CRM SCM e BI, gestione della relazione con i clienti (mobile payment, mobile commerce), mobile device management – rappresenterà anche nei prossimi anni una delle principali aree di investimento delle aziende. Una conseguenza sarà l’esigenza di ridisegnare le architetture aziendali in logica mobile first, per massimizzare la produttività e l’efficienza dei dipendenti, oltre che la user experience.
Il mercato più consistente dei Digital Enabler è quello dell’IoT, che vale circa 150-200 miliardi di dollari e continua a crescere a tassi attorno al 20% l’anno. Le tecnologie IoT sono quelle che più abilitano i nuovi modelli di business e l’innovazione dei processi produttivi e di relazione con il cliente.
L’IoT è un ambito vastissimo e molto pervasivo all’interno degli ecosistemi aziendali. La presenza di molti oggetti e sensori che producono e trasmettono dati attraverso tipologie diverse di reti e la loro integrazione su piattaforme Cloud e ICT abilitano profonde innovazioni di prodotto/servizio e processo, spesso interrelate tra loro. Servizi di e-health, telemedicina, wellness, smart metering e domotica, servizi black-box nel settore assicurativo, servizi ecall/ connected car e di guida automatica sono solo alcuni esempi di come le aziende possano utilizzare l’IoT per innovare l’offerta. Energy efficiency, remote maintenance, asset management, security monitoring, servizi di geolocalizzazione e di tracking, sono invece esempi di innovazione di processo. L’adozione dell’insieme di questi processi anche nell’ambito di fabbriche e magazzini, unita all’innovazione di prodotto, sta dando vita al modello Industria 4.0, cui tutte le aziende, soprattutto quelle manifatturiere, stanno guardando con attenzione, anche con il supporto delle iniziative dei governi di tutto il mondo.
Il Cloud, pur avendo rallentato la crescita, continua nel mondo a mostrare tassi di incremento superiori al 20% e si conferma fattore di digital transformation, grazie alla scalabilità e flessibilità che è in grado di offrire. Sta ora emergendo un approccio selettivo non solo per le risorse applicative/infrastrutturali da gestire in Cloud, ma anche per i modelli che di volta in volta appaiono più adatti. Si vanno affermando sempre di più le architetture di tipo ibrido, in cui coesistono applicazioni su Cloud pubblico, con altre su Cloud privato e on premise, con la conseguente esigenza di dotarsi di strumenti per gestirle in modo ottimizzato.
Le soluzioni di Sicurezza giocano un ruolo fondamentale in relazione a tutti i Digital Enabler. L’adozione di piattaforme in quest’ambito è in generale guidata non solo dall’esigenza di proteggere l’azienda e le sue risorse da minacce generiche, ma anche e soprattutto dai pericoli derivanti dalla maggiore apertura delle reti e dei sistemi verso un ecosistema più esteso. Pur trattandosi di un mercato maturo, che cresce a ritmi più contenuti (mediamente del 10% l’anno) rispetto a quelli degli altri enabler, esso presenta per alcune componenti tassi di crescita più consistenti. Cybersecurity e gestione delle identità digitali stanno infatti assumendo un peso crescente nei piani di investimento.
Le piattaforme Social Business, pur avendo un mercato di dimensione ancora contenuta, tra i 2,5 e i 3 miliardi di dollari, stanno diventando cruciali per le aziende, soprattutto per le realtà B2C: concentrano le funzionalità per ridurre le distanze fra imprese e clienti. Attraverso di esse, è possibile ottenere dati preziosi sui clienti (social listening, sentiment analysis, etc.) per aumentarne la fidelizzazione e migliorare la brand awareness; sviluppare campagne promozionali focalizzate a specifici target e monitorabili in real-time; fornire agli utenti una migliore customer experience (tempi di risposta veloci, supporto continuo) e ottimizzare la comunicazione con partner e canali distributivi. Più contenuto, ma comunque in crescita, è l’utilizzo di piattaforme Social volte ad aumentare l’efficacia dei processi interni (Social Intranet, Social HR etc.).