Nel 2016 il mercato italiano dell’IoT ha proseguito la sua crescita a doppia cifra, superando i 2 miliardi di euro (2.115 milioni, +14,3% - Fig. 13).
Il mercato è trainato dalla spesa in software e servizi, con una concentrazione degli investimenti su piattaforme orizzontali e verticali che abilitano la raccolta dei dati e l’integrazione ai sistemi aziendali, su progetti di system integration e supporto all’analisi dei dati e alla creazione dei corretti algoritmi, e su attività di design & implementation di progetti IoT. L’Internet of Things (IoT) è una tematica che ha ormai assunto un peso strategico nell’agenda dei CxO: è una tecnologia in grado di trainare l’innovazione e l’evoluzione nei modelli di business attraverso prodotti intelligenti e nuovi servizi. Assicurazioni, Travel & Trasportation, Utility e Industria ad oggi risultano quelli in cui si concentra oltre la metà dell‘intero mercato italiano dell’IoT. Il comparto manifatturiero è caratterizzato da un ampio numero di possibili utilizzi relativamente sia all’innovazione dei processi che allo sviluppo di nuovi prodotti (ottimizzazione delle funzionalità, formulazione di servizi a corredo).
I mercati associati ai Digital Enabler crescono a doppia cifra
Va, inoltre, sottolineata la grande importanza dei cosiddetti wearable device/dispositivi “sensorizzati” intelligenti a supporto all’innovazione dell’offerta, come quelli per lo sviluppo di servizi per la gestione di elettrodomestici e sistemi di domotica, le interazioni tra utenti e veicoli, i servizi di teleassistenza e telemedicina nel settore farmaceutico.
Cloud, IoT, Big Data, Mobile sono realtà sinergiche
L’IoT porta a estendere, aprire e integrare l’azienda alla propria filiera di riferimento (si pensi alla filiera dell’agrifood: dalla raccolta dei prodotti, alla vendita nei supermercati e alla relativa tracciatura dei prodotti fino al cliente) fino a creare ed entrare in ecosistemi diversi da quelli tradizionalmente di riferimento.Un esempio di questo tipo è dato dai nuovi scenari aperti dalla driverless car o dalle auto elettriche in ambito smart city, che comportano per le case automobilistiche una crescente attenzione ai servizi (servizi di mobilità integrata, di car as a service).