Il mercato digitale italiano business è previsto crescere, tra il 2016 ed il 2019, a un tasso medio annuo del 2,7%. In linea con le rilevazioni precedenti, il trend appare guidato dagli investimenti delle grandi imprese, con 250 addetti e più, che infatti crescono del 3,2%, e in misura inferiore dalle medie (50-249 addetti) il cui ritmo di crescita risulta lievemente più lento (+2,8%). La fascia delle piccole imprese, con organici inferiori ai 50, si conferma in maggior sofferenza e ciò si riflette in una progressione molto più contenuta del valore dei loro investimenti tecnologici (+1,4%, Fig. 29).
Le previsioni appaiono coerenti con le statistiche di ISTAT relative alle dotazioni ICT delle aziende Italiane, che mostrano come le realtà con più organici si caratterizzino per un profilo tecnologico mediamente più evoluto. Il fattore dimensionale appare discriminante in relazione a un’ampia gamma di tematiche, con un focus particolare sull’adozione delle connessioni in banda larga fissa o mobile, sull’uso della Rete, sull’accesso a servizi di commercio elettronico (per automatizzare le attività di vendita e di acquisto), sull’avvio di progetti di Big Data e sul ricorso a servizi di Cloud Computing (Tab. 1).
L’incidenza delle connessioni a banda larga aumenta con le dimensioni d’azienda, sia per le comunicazioni su rete fissa che per quelle su rete mobile. Nel caso delle connessioni in banda larga fissa, l’incidenza va dal 92,4% delle aziende con almeno 10 addetti al 97,9% delle realtà con 250 addetti e oltre. La penetrazione di connessioni di banda larga mobile riguarda il 63,8% delle aziende più piccole e il 94,2% delle imprese più grandi. Anche la velocità massima di connessione in banda larga fissa aumenta al crescere delle dimensioni aziendali: il 47,4% delle grandi imprese utilizza connessioni fisse a velocità di almeno 30 Mbit/s contro il 14,8% delle piccole.
Per quanto riguarda l’uso della Rete, ISTAT fa riferimento all’indicatore composito definito da Eurostat: il Digital Intensity Indicator, che dà la misura dell’effettiva digitalizzazione delle imprese. Tra i parametri presi in considerazione sono la presenza di PC connessi, la presenza di un sito Web con o senza servizi avanzati, l’adozione di Social media, etc. Solo il 10,7% delle imprese con 10-49 addetti si colloca a un livello alto o molto alto dell’indice di digitalizzazione; nel caso delle aziende con 250 addetti e più tale percentuale aumenta al 34,4%.
La presenza di attività di commercio elettronico, in termini di vendite online, riguarda l’11% delle imprese con almeno 10 addetti e il 30,5% delle aziende con almeno 250 addetti. Le imprese più grandi si caratterizzano anche per una quota di fatturato online, pari al 12,5%, maggiore rispetto a quella ricavata dalle aziende con almeno 10 addetti che, infatti, risulta pari al 3,1%. L’uso dei Big Data e di soluzioni di Analytics sta diventando sempre più importante. Il 9% delle aziende con almeno 10 addetti ha dichiarato di aver avviato progetti in tal senso; la percentuale scende al 7,7% fra le imprese più piccole e aumenta a circa il 30% nella fascia dimensionale più elevata.
Per quanto riguarda l’adozione di servizi di Cloud Computing, le grandi aziende non si distinguono solo per un maggior ricorso ad essi (49,9%, contro il 20% delle realtà più piccole) ma mostrano anche un utilizzo del Cloud più evoluto. In altre parole, le imprese più grandi non limitano l’uso del Cloud alle aree applicative tattiche (posta elettronica, office automation etc.) ma lo estendono anche a quelle più strategiche (applicazioni business di contabilità, finanza e CRM). L’adozione del Cloud in questi ambiti riguarda il 25% circa delle imprese più grandi e solo il 6,5% delle realtà più piccole.