Il segmento dei Servizi ICT ha mostrato nel corso del 2016 un progresso significativo: è cresciuto del 2,5% per un valore complessivo di 10.632 milioni di euro. Tale andamento è il risultato di una ripresa estesa all’intero comparto, con il ritorno alla crescita di segmenti che da tempo registravano dinamiche in calo: è il caso dei servizi di Sviluppo e System Integration (+ 0,1% sul 2015) e dei servizi di Consulenza (+0,5% - Fig. 7).
La ripresa dei servizi di Sviluppo e System Integration è riconducibile al proseguimento di progetti infrastrutturali volti alla revisione dei sistemi informativi in ottica Cloud; all’avvio di attività per l’integrazione delle soluzioni applicative fruite on premise con un numero crescente di soluzioni in Cloud; al passaggio di molti progetti di Digital Transformation dalla fase pilota alle fasi più concrete di realizzazione e deployment.
I progetti applicativi legati all’adozione di piattaforme ERP ed Extended-ERP continuano a rappresentare una componente minoritaria nei piani tecnologici delle aziende. Tuttavia, nel corso del 2016, sono stati lanciati progetti di upgrade delle soluzioni ERP in uso supportati dall’evoluzione tecnologica messa in atto dai principali ISV. Per le soluzioni di Extended-ERP, si rileva un focus crescente verso il refresh tecnologico delle soluzioni di fabbrica (ad esempio MES e SCM) e la loro integrazione con i sistemi gestionali, a dimostrazione di come le tematiche di Smart Manufacturing stiano affermandosi tra le priorità tecnologiche dei CIO.
I servizi di Consulenza beneficiano delle spinte al ridisegno dei processi, soprattutto quando la trasformazione digitale ha impatto sul core business. La domanda di servizi di Formazione, pur essendo ancora in calo (-1,0% rispetto al -4,9% del 2015), ha tratto vantaggio dalle iniziative di Digital Transformation: sono richieste, attività formative di nuovi skill e professionalità relativamente allo sviluppo di applicazioni mobili, all’implementazione di architetture Cloud e piattaforme IoT, all’evoluzione delle dotazioni in ambito Sicurezza.
Tornano a crescere i Servizi ICT, dopo anni di calo
Il mercato dei servizi di Outsourcing ICT ha chiuso il 2016 con un calo dell’1,3%, inferiore a quello rilevato nel 2015. Hanno sofferto di più i servizi di Outsourcing TLC: la scelta delle grandi aziende utenti di non vincolarsi a un unico fornitore porta a rinegoziazioni che sfociano in una riduzione del valore dei contratti.
Le componenti di Outsourcing IT, inclusi gli aspetti di manutenzione applicativa, hanno invece registrato performance positive, grazie anche al fermento nei settori bancario e Utility. È apparsa inoltre confermata l’esigenza di servizi di Outsourcing diretti alla gestione delle principali componenti dei Data Center aziendali, soprattutto nei casi, sempre più frequenti, in cui le risorse on premise coesistono con le risorse on demand: in queste situazioni, le competenze dei service provider possono determinare una maggiore efficacia nella gestione infrastrutturale dell’azienda.
I servizi di Outsourcing applicativo stanno bene- ficiando sia dei progetti avviati in ambito ERP, funzionali alla migrazione delle soluzioni in uso verso nuove release o verso piattaforme in memory, sia di un crescente utilizzo di soluzioni a supporto della mobilità, che richiedono competenze di gestione non sempre presenti nelle aziende.
I servizi Cloud continuano a crescere a tassi sostenuti (+23%), anche se un po’ meno del 2015 per effetto di discontinuità in ambito laaS (la componente più matura.) Inoltre, la spesa per servizi Cloud si sta rivelando aggiuntiva rispetto ai costi per servizi di gestione tradizionale. La crescita del mercato dei servizi di Data Center è stata frenata dalla lentezza nella creazione di nuovi centri, che ha costretto a posticipare l’attivazione dei relativi contratti. Il mercato dei servizi di Assistenza Tecnica si è confermato in lieve ma costante calo, ancora per effetto del calo delle tariffe, dell’evoluzione delle componenti hardware, dell’estensione temporale delle copertura di garanzia e del Cloud, che comporta un minor acquisto di apparati e dispostivi. In controtendenza, si sono confermati i servizi di manutenzione relativi a componenti di valore, quali ad esempio gli apparati elettromedicali, che richiedono una manutenzione più frequente e competenze di maggior livello e quindi più costose.