Il mercato dei Servizi di Telecomunicazione ha registrato nel 2016 un andamento negativo, anche se in misura inferiore rispetto agli anni scorsi, con un calo dell’1,1% per un valore complessivo di poco superiore a 22,3 miliardi di euro (Fig. 8 e 9). Non tutto il mercato si è mosso in modo omogeneo.
Rispetto al 2015 l’area Mobile ha avuto un’inversione di tendenza, con una progressione dello 0,5% determinata dall’ottima performance della trasmissione dati, che include anche il mobile browsing e che è stata determinante per compensare il continuo calo dei ricavi da SMS e da servizi di fonia. Questi ultimi hanno registrato un ulteriore calo del 9,2% per una flessione in valore che nell’arco di 2 anni ha superato il miliardo di euro. A far crescere il mercato dei servizi mobili ha contribuito anche la componente dei VAS (+6,0%), che include le soluzioni Machine to Machine e i sistemi di Mobile Device Management (in progressiva diffusione nelle realtà business), l’infotainment, le applicazioni mobili (principale elemento di utilizzo degli smartphone), il noleggio e assistenza dei terminali. Si è registrata una lieve ripresa del numero di linee mobili attive.
Rispetto al 2015 l’area Mobile ha avuto un’inversione di tendenza, con una progressione dello 0,5% determinata dall’ottima performance della trasmissione dati, che include anche il mobile browsing e che è stata determinante per compensare il continuo calo dei ricavi da SMS e da servizi di fonia. Questi ultimi hanno registrato un ulteriore calo del 9,2% per una flessione in valore che nell’arco di 2 anni ha superato il miliardo di euro. A far crescere il mercato dei servizi mobili ha contribuito anche la componente dei VAS (+6,0%), che include le soluzioni Machine to Machine e i sistemi di Mobile Device Management (in progressiva diffusione nelle realtà business), l’infotainment, le applicazioni mobili (principale elemento di utilizzo degli smartphone), il noleggio e assistenza dei terminali. Si è registrata una lieve ripresa del numero di linee mobili attive.
A dicembre 2016 erano presenti oltre 98,2 milioni di linee mobili, con una crescita dell’1,3% sullo stesso mese del 2015, determinata dalla progressione di quelle business, e da un deciso incremento (+5,8%) delle SIM, che hanno superato i 53 milioni (Fonte: AGCOM).Anche nei Servizi di Rete Fissa, complessivamente in calo del 3,1%, si sono rilevati andamenti molto discordanti fra i vari segmenti. In calo sono risultati: i servizi di fonia (-11,3%), per il proliferare delle offerte in bundle con la componente dati/mobile (oltre che triple play) e la continua dismissione di linee nel mercato consumer; i servizi di trasmissione dati, in linea con un trend ormai strutturale e che registrano una contrazione del 2,2% anche a conclusione della migrazione ai circuiti IP-MPLS; i VAS di rete fissa, ancora e soprattutto per la riduzione della spesa su numero verde. Dinamiche positive si sono invece registrate per gli accessi Internet (+7%) che hanno beneficiato della progressiva copertura del territorio con infrastrutture di nuova generazione e della crescita della propensione all’utilizzo di servizi a elevate prestazioni. Gli accessi broadband che hanno raggiunto i 15,6 milioni (+3,8%), di cui circa il 52% con performance superiore ai 10 MBps (nel 2015, erano appena 1/3 del totale). Significativo appare anche il peso degli accessi con velocità maggiore a 30 Mbps, che a fine 2016 era pari al 15% degli accessi broadband, rispetto all’8,2% di dicembre 2015 (Fonte: AGCOM). Il mercato dei Contenuti e della Pubblicità digitale nel 2016 ha raggiunto nel suo complesso i 9,6 miliardi di euro, in crescita del 7,2% (Fig. 10). La componente aggregata con il peso maggiore è quella dei contenuti digitali che vale 7,5 miliardi e ha registrato un incremento del 6,7%. I trend più sostenuti continuano a registrarsi nei segmenti della musica digitale (+16,1%), del mobile entertainment e app (+16,8%) e dei contenuti per e-book (+20,9%). La componente singola che ha generato la quota maggiore di spesa è quella dei video (circa 3 miliardi), che include i servizi di Pay-TV degli operatori satellitari e del digitale terrestre, nonché l’offerta video su piattaforme Web e on-demand (principalmente ad abbonamento). È un mercato su cui si concentrerà l’interesse di molti Over The Top nei prossimi anni. Una quota spesa in contenuti digitali è quella del segmento Gaming & Entertainement (2,2 miliardi), che sta evolvendo seguendo una domanda sempre più “omnichannel”.