Quello che si è osservato attraverso i Focus Group, e che rappresenta un punto di partenza importante, è la consapevolezza di dover assumere un approccio all’innovazione diverso da quello seguito in passato. Questo vuol dire uscire da un’operatività pressante, guardarsi dall’alto e definire obiettivi e un percorso che parta dalle persone e dall’organizzazione. Vi è consapevolezza sulla necessità di ridefinire strategie e modelli operativi sfruttando le potenzialità delle tecnologie digitali. L’approccio all’innovazione, tuttavia, non è correlato esclusivamente alle tecnologie digitali, ma all’intero ecosistema aziendale. L’innovazione deve essere un processo da alimentare continuamente, e da questo punto di vista viene mitigata la pura logica di progetto.
Un Piano di Digital Transformation, presente in tutte le realtà osservate, segue generalmente due direttrici:
- una interna, riguardante processi, persone, organizzazione, che è presupposto necessario per poter essere partecipi del cambiamento del cliente;
- una esterna, focalizzata sulla digitalizzazione della relazione con clienti e partner e dell’offering.
Un Piano Digitale, che si basa generalmente su un orizzonte temporale di 3-4 anni, pur aggiornato e rivisto annualmente, fa perno su diversi programmi abilitanti riguardanti:
- le persone e l’ambiente di lavoro;
- i processi e la governance;
- le tecnologie abilitanti;
- le strategie di sourcing e l’ecosistema di riferimento;
- il contesto regolatorio (la compliance).
Nei Piani di Digital Transformation, le linee guida si basano su una convergenza tra strategia ICT e strategia digitale, sebbene quest’ultima risulti dominante rispetto alla strategia ICT.
La necessità di rivedere il piano annualmente rende evidente la velocità del cambiamento nel contesto in cui le aziende operano e, quindi, nelle strategie aziendali. Cambiano anche i modelli di investimento: l’orizzonte d’azione è più ristretto, bisogna essere più reattivi e seguire le logiche del live business. L’orizzonte degli investimenti in nuovi progetti si sta riducendo da 5-10 anni a 1-3 anni e cambia anche la dimensione dei progetti stessi.
Le priorità che emergono dai Piani di Digital Transformation sono diverse e puntano, oltre che a una maggiore efficacia ed efficienza, proprio al cambiamento (Fig. 6), e si esprimono in termini di:
- miglioramento delle performance di business, con l’innovazione percepita come leva strategica per il contenimento dei costi e, conseguentemente, il recupero dei margini;
- innovazione di prodotto o servizio;
- miglioramento del posizionamento di mercato;
- miglioramento dei processi, più sicuri, più efficienti e di qualità;
- individuazione di nuovi spazi per estendere il perimetro del business attuale;
- individuazione di nuove opportunità in segmenti di business collaterali;
- indirizzamento di nuovi mercati geografici;
- miglioramento della relazione e gestione dei clienti;
- collocazione dell’IT in una posizione di frontline rispetto al business.