Strategia e budget.
La motivazione a partecipare al Focus Group sul Cloud Computing ha portato al tavolo di discussione aziende che si potrebbero definire “pionieri del Cloud”, molto orientate a questo modello strategico di sourcing. Per queste aziende il Cloud Computing non è più un trend emergente ma la nuova normalità. Il Cloud Computing ha implicazioni profonde sul business, sul portafoglio di applicazioni applicazioni enterprise e su molte delle altre tecnologie per la Trasformazione Digitale che dal Cloud vengono abilitate, come il Mobile, l’Internet of Things, i Big Data, fino all’automazione dei processi e al Cognitive Computing. La domanda di tecnologia on-demand è ormai sottostante ogni decisione di sourcing. Tutti i progetti di Cloud Computing sono parte di una strategia condivisa con il business ed entro i prossimi 5 anni, gran parte dell’IT aziendale come è definita oggi, sarà un servizio in Cloud. Molti business useranno altre facility provenienti dal Cloud come risorse per automatizzare i loro processi. Il finanziamento delle iniziative di Cloud Computing avviene interamente tramite budget IT per le aziende nel Focus Group. Nei progetti di migrazione ad alto impatto per l’organizzazione (IaaS su tutti) i vertici apicali aziendali, CEO e CFO, vengono coinvolti sin dalle prime fasi del progetto, coadiuvati da comitati che gestiscono l’approvazione degli investimenti. Per altre tipologie di progetto, la Funzione IT agisce in autonomia e indirizza le proprie scelte sui servizi in Cloud o su soluzioni on premise, dopo aver condiviso le caratteristiche del progetto con i responsabili dell’area di business cui il progetto stesso è indirizzato, dal Marketing alla Produzione.
Organizzazione interna.
Nel processo di cambiamento a tutto tondo portato dal digitale all’interno della Funzione IT, il Cloud Computing assume un valore strategico e diventa una leva fondamentale della Funzione IT per velocizzare la propria trasformazione. Il team IT si rimodella anche dal punto di vista delle risorse: entrano nel team nuove figure, mentre per altre risorse il cambiamento può prospettare una ricollocazione o un dirottamento in aree differenti. Architetti enterprise, esperti di integrazione dei servizi in Cloud, business analyst e service manager diventano una risorsa rara e molto ricercata dai dipartimenti IT; al contempo cresce l’importanza del ruolo del “controllore” dei costi dei servizi in Cloud, il cost manager, in quanto i modelli di servizio IaaS, SaaS e PaaS abilitano il cosiddetto “pay per use”, che agisce spostando le dinamiche di costo da una gestione a capacity, tipica dell’on-premise, a una gestione cost-driven.
Il rafforzamento del team IT con l’inserimento di una nuova figura specializzata, che abbia sotto controllo i picchi di lavoro e intervenga opportunamente, accendendo o spegnendo memoria in Cloud, genera e alimenta una serie a effetto “domino” di benefici: migliorano la capacità di previsione di “quanto” utilizzare in Cloud, la capacità di reazione e i tempi di risposta dell’organizzazione mentre la scelta tra un applicativo in Cloud e una soluzione on premise non è più una scelta di pancia ma una decisione basata su metriche di misurazione certe.
Come hanno osservato i partecipanti al Focus Group, i CIO e i decisori IT che non hanno ancora condotto progetti di migrazione complessi, non immaginano le conseguenze negative di una conoscenza solo teorica delle dinamiche di spesa del modello “pay per use”, come ad esempio il rischio molto elevato di realizzare un ROI negativo di progetto.
Ruolo dell’IT.
All’interno del perimetro dei progetti di Cloud Computing la Funzione IT svolge il ruolo cardine. Il CIO è l’owner assoluto dei progetti ed è il responsabile dei risultati. Ma c’è di più: il Cloud Computing segna l’inizio di una nuova fase di trasformazione dell’intera Funzione IT, nella direzione di una maggiore vicinanza al business. Con la Funzione IT cambiano anche il team IT e il modello di governance. L’IT si standardizza e si affida con maggiore tranquillità e fiducia a soluzioni pacchettizzate per la cui individuazione occorre fare scouting sul mercato e acquisire una visione completa dell’offerta di soluzioni disponibili. Anche l’approccio allo sviluppo cambia, si sviluppa con metodologie e su piattaforme diverse rispetto al passato, guardando ancora di più alla compliance con tutti gli standard per beneficiare della flessibilità e della scalabilità del Cloud. In molti casi, l’IT decide di non sviluppare affatto e opta per una delle molteplici soluzioni già disponibili a catalogo. C’è anche un rovescio della medaglia. Il Cloud riduce drasticamente il livello di controllo su infrastrutture, dati e sistemi rispetto alle architetture on premise. Ma per i partecipanti al Focus Group questo aspetto rappresenta più un‘opportunità che una criticità.
Fornitori.
I partner esterni in ambito Cloud vanno dai leader del mercato Cloud, affiancati da fornitori di nicchia con competenze specialistiche, ai fornitori di tecnologia, ai fornitori di servizi di consulenza ICT e di outsourcing. I partner sono coinvolti fin dalla fase di definizione del progetto e ove necessario sono previsti comitati interfunzionali. Muoversi in un contesto multiprovider ed essere in grado di migrare workload da uno o più Cloud è ormai una condizione imprescindibile di un progetto Cloud. Come suggeriscono i partecipanti al Focus Group, il lockin va gestito nella relazione con i fornitori.
Anche per le competenze si può generare un’ulteriore situazione di lock-in con il fornitore: la carenza di esperti Cloud in azienda e sul mercato può indirizzare l’azienda a rivolgersi al fornitore per colmare il gap interno di risorse, aumentando la dipendenza da esso. Sul fronte della sicurezza invece, con i dovuti controlli, il rischio connesso all’utilizzo del Cloud Computing può essere pari o inferiore alle criticità di sicurezza associate ai sistemi on premise.
CITAZIONI DAL FOCUS GROUP CLOUD COMPUTING
Percezione in azienda
- “Il Cloud è una commodity, ma ha fatto cambiare la percezione della Funzione IT.”
- “C’è stato un momento in cui i produttori di software provavano a saltare l’IT per andare sul business. Abbiamo dovuto cavalcare l’onda.”
- “Abbiamo dovuto focalizzarci più sui prodotti e sui dati, con strutture dedicate.
- Il Cloud ora è un asse portante della strategia IT, lato SaaS e lato IaaS.”
Impatto
- “La rapidità di risposta della Funzione IT alle esigenze delle Linee di Business è il vantaggio più evidente.”
- “PaaS? Negli ambienti di sviluppo puoi fare più prototipi in parallelo e passare prima quello giusto in produzione.”
Razionalizzazione e ottimizzazione
- “Abbiamo fatto pulizia: nel momento in cui siamo partiti con la migrazione al Cloud, ci siamo accorti che potevamo spegnere tutta una serie di applicazioni.”