La rivoluzione del terzo millennio si chiama Trasformazione Digitale. Anche in Italia ha iniziato a produrre i suoi effetti. Cambia i modi di vivere, creare valore ed essere cittadini, e sta accelerando. Basti pensare ai nuovi canali per comunicare, all’automazione diffusa, ai nuovi servizi pubblici online, alla moltiplicazione delle interazioni in rete al lavoro, a scuola e nella vita di tutti i giorni.
La spinta alla digitalizzazione viene dalle imprese. E crea a sua volta la necessità di un cambio di passo nelle imprese, ora chiamate a competere in modo diverso, puntando di non solo sulla qualità del prodotto ma anche e sui servizi e sull’innovazione.
L’impatto del digitale sui modelli di business, operativi e di servizio nei diversi settori è enorme e in divenire. Cambiano i modi di interagire con clienti e fornitori in filiere sempre più articolate e ad un tempo integrate da processi automatizzati e condivisi. Cambiano i prodotti e i servizi, che si rinnovano e riposizionano incorporando caratteristiche e funzionalità tipiche dell’illimitato spettro di applicazione del digitale. Cambia lo scenario competitivo, che vede l’ingresso nei più diversi mercati di operatori provenienti dal nulla o da altri settori, proprio per la base digitale comune a tutti. Cambia il modo di fare impresa, che sempre di più deve il suo successo all’efficienza della filiera.
Sino a due anni fa, in Italia c’era il rischio di essere travolti dall’ondata digitale per carenza di investimenti.
Il gap rispetto ai paesi con cui più concorriamo si allargava vistosamente, traducendosi in un
gap di produttività e di competitività. Molto resta da fare, ma qualcosa è cambiato.
Nel 2016 il Mercato Digitale Italiano si è rimesso in moto, invertendo un ciclo e promettendo tassi di crescita in costante miglioramento: dal 2,3% del 2017 al 2,9% del 2019. Non è ancora quello che ci vorrebbe, ma il fatto positivo c’è. La spinta viene ora dalle strategie di Digital Transformation, proprio quelle per l’innovazione dei processi, delle relazioni con clienti e fornitori e dell’offerta, in parte già avviate nell’Industria, nella Distribuzione, nelle Banche e nelle Utility. E anche la PA, pur fra diverse incertezze e difficoltà, prova a fare la sua parte.
Il fenomeno non è ancora generalizzato. Però cresce e apre una nuova fase, con opportunità che bisogna cogliere. Tutte le imprese, in tutti i settori, sono chiamate al cambiamento e a darsi una strategia digitale: è la chiave del futuro. Lo confermano i Focus Group fatti con i CIO e i CXO di aziende top e medio-grandi, che indicano aspetti essenziali per affrontare la sfida del digitale. Indicazioni che ora, in questo studio, diventano patrimonio di tutti coloro che vogliono dominare la complessità del cambiamento digitale, e anche delle imprese del settore ICT, chiamate a dare risposte ancora più efficaci alle istanze di innovazione e ad evolvere di conseguenza.
La rincorsa al recupero dei ritardi accumulati negli anni scorsi è iniziata, ma deve accelerare. Strategia Digitale, Industria 4.0 e creazione di nuove competenze devono essere al centro dell’impegno di tutti.